Informazioni personali

La mia foto
DETERMINAZIONE E PUNTIGLIOSITA' SONO I MIEI PREGI E I MIEI DIFETTI

martedì 1 giugno 2010

IL MIO PASSATORE 2010


Sei mesi fa non avrei mai creduto di ricorrere al Passatore,
Non era assolutamente tra i miei programmi sportivi.
A metà novembre penso, domenica 6 dicembre non lavoro, quindi quasi quasi corro la maratona di Sabaudia, In 3 settimane che restavano posso correre qualche lungo.
Nel frattempo stavo iniziando gli allenarmi di avvicinamento alla maratona di Roma di marzo con Fabiola.
Appena saputo della mia idea di correre a Sabaudia anche lei si è entusiasma all’idea e l’abbiamo corsa insieme.
Bellissima esperienza per lei e anche per me.
Chiusa in 3H27’ ed un manciata di secondi.
Grande Fabiola.
Passa l’inverno tra vari problemi fisici, mentali e personali e tac qualche settimana prima della maratona di Roma inizio a pensare al Passatore, lo mantengo dentro di me, poi lo accenno a pochi amici.
Arriviamo al 21 marzo, unica la maratona di Roma, per me la più bella in assoluto.
Unica anche perchè corsa con Fabiola, che dopo tanti inconvenienti avuti durante i mesi invernali è riuscita a chiuderla in 3H23’10’’ gran tempo.
Bravissima Fabiola.
Il giorno stesso della maratona di Roma, in auto alla stazione Termini annuncio la mia idea ai miei amici di viaggio Fabiola, Michele, Pietro, Gianluca e Luca, nessuno la prende sul serio.
Così senza allenamenti specifici vai alla 100 ? no nessuno ci credeva,
- IO SI - Dentro di me sentivo questa voglia irrefrenabile di correre libero, come si corre solo al Passatore.
Gli allenamenti li porto avanti con molte difficoltà, problemi di lavoro, non riesco a trovare il tempo, una settimana salta per un viaggio di lavoro a Londra, poi 2 lunghi 1 di 46 km l’altro di 57 km e cmq arriviamo al 29 maggio mattina a Firenze.
La sensazione che più percepisco a stare in piazza Santa Croce è il condividere l’esperienza con tanti podisti come me, che possano capire tutta l’essenza di quest’avventura.
Telefono a Giuseppe Lauria, un simpatico amico conosciuto tramite face book non per il Passatore ma per la 100 km del Sahara, sempre sorridente e con un segreto che non posso svelarvi, sei unico Giuseppe.
Ore 15 pronti, partenza, via, si parte, ognuno con la propria unicità e semplicità, si chiacchiera con il podista che si trova per caso lì vicino, non importa chi sia, ma una parola si scambia sempre.
Io avevo il Garmin che ancora non aveva il segnale, quindi chiedevo l’andatura con cui stavamo procedendo.
Dopo 2,2 km arriva il segnale GPS, ma intanto io badavo più ai battiti, non all’andatura, dovevo stare sotto i 140 e non ci riuscivo, il caldo era arrivato da pochi giorni quindi anche se non insopportabile faceva aumentarli.
La strada inizia a salire poi a scendere poco poco, in questo tratto di saliscendi mi intrattengo a chiacchierare con un podista che ora scrutando le classifiche individuo il suo nome Galimberti Andrea la particolarità di Andrea è che per la 20° volta corre il Passatore ed oltretutto il sabato prima si era cimentato nella nove colli running solo 202 km, mi sento piccolo piccolo; al ristoro successivo ci perdiamo di vista.
La strada risale, per arrivare alla vetta delle Croci, in questo tratto da lontano noto una donna vista alla partenza, riconosco la divisa è Luisa Zecchino, vincitrice della 100 km del Sahara del 2009, procedeva a passo, la affianco, che fai ? come mai ? che succede ? mi risponde con uno sguardo spento ed abbattuto, la testa, la testa non c’è. La incito, dai forse sei partita troppo forte, andiamo ad un ritmo più lento ma non cedere, non è da te.
Sei un mio mito, non cedere, fallo anche per me, cerco di risollevarla in tutti i modi, gli parlo della 100 del Sahara per non farla pensare alla gara, dopo pochi km si blocca di nuovo, cerco di incitarla di nuovo, ma non va, dispiaciuto mi allontano piano piano al mio ritmo,
Scendiamo fino a Borgo San Lorenzo, passiamo in centro, bellissimo anche questo tratto.
Appena lasciato Borgo vedo quel ponte che mi fa pensare all’inferno della Divina Commedia, lasciate ogni speranza voi che mi passerete.
Si, da quel punto si inizia a salire, dapprima meno ripidamente e poi come dei stambecchi, piano piano.
Non si sente parlare molto in questi tratti, tutti immersi nei propri pensieri, mancano ancora 60-65 km, chissà come andrà a finire, intanto l’importante è finire la salita, ma non finisce più ?
Ci siamo, eccola lì, la fine della salita, la foto di rito, 2 bicchieri nelle mani, Sali minerali e the caldo, qualche metro a passo mentre si inizia a scendere, l’auto, il cambio maglietta, e giù, si inizia a scendere, da qui ho la sensazione di poterla concluderla anche questa volta, non sono molto stanco.
Si scende al ritmo di 5’ – 4’50’’ – 4’40’’ – 4’30’’ ah, ah, che cavolo succede, un accenno di crampi al polpaccio sinistro, porca miseria sali minerali, acqua, the, barrette di carboidrati, non mi sono fatto mancare nulla in tutti i ristori, perché ? cmq sono eccoli qua, quindi devo decidere il da farsi, intanto rallento, ritorno a 4’50’’ vedo un ambulanza, chiedo per un massaggio, mi dicono tra 2-3 km, aspetto il ristoro del 55 km mi dicono più avanti, al prossimo ristoro mi dicono a Marradi, faccio finta di piangere, ma che mi state prendendo in giro ? ridendo, io lo sapevo che a Marradi c’era la tenda massaggi, avendone già usufruito nel 1999.
Intanto il crampo resta tranquillo là, però devo mantenere il ritmo lento,appena lo dimentico ritorna, che faccio massaggi o no.
Decido di farli, intanto riposo anche un po’, sto 15’ al di sotto delle 10 ore con la media di 6’ a km, e poi l’importante è arrivare, e ne sono sempre più convinto, anche con i crampi.
2 massaggiatori cercano di rimettermi a nuovo, o quasi, riparto, ma che fatica a ripartire, prima a passo poi inizio a correre, sembra andare meglio, arriva la notte, buio, la lampada da minatore, metro dopo metro si va avanti, ristoro dopo ristoro, divido la corsa in tanti 5 km.
Sento i passi di un podista che va più veloce di me, mi sposto sulla sinistra e gli dico di passare, lui mi risponde, no vorrei restare qua, io sono al buio, dalla pronuncia percepisco che sia delle mie zone, gli chiedo di dove sia e lui mi risponde di Cassino, porca miseria allora sei Antonio Di Manno, si perché ? io sono Stravato Marco, che coincidenza ci eravamo scritti pochi giorni prima.
Restiamo insieme, cioè lui resta con me, essendo lui più veloce, ma essendo la prima 100 lui decide di condividere con me i prossimi km.
I crampi ritornano imperterriti, Antonio ha un ritmo più veloce e naturalmente va a 5’ io lo seguo ma i crampi che sono arrivati anche al polpaccio destro non mi fanno andare a meno di 5’30’’, quindi anche lui rallenta, arriva il 75° km, inizia l’avventura anche per Pietro che da programma mi accompagnerà fino alla fine.
Ora siamo in 3, chiacchieriamo del più e del meno, per far passare tempo e km, arrivano continuamente telefonate, che bello sentirvi vicini, inizia il conto alla rovescio dei ristori ne restano solo 4, ad ognuno mi fermo bevo acqua, sali e riparto a passo con un the caldo, siamo ancora sotto le 10 ore.
Il mio limitatore di velocità passa da 5’ a 5’15’’ non posso andare al di sotto di questa soglia, altrimenti arrivano i crampi.
Per il resto tutto bene, mi sento alla grande, nessun altro problema, mai sentito così in nessuna delle precedenti edizioni corse.
Pietro e Antonio continuano a correre tratti a 5’ e tratti a 5’30’’ per aspettarmi, quando mi distraggo anch’io vado a 5’ ma poi i polpacci me lo ricordano.
Prima dell’ultimo ristoro Antonio, dopo che per tante volte glielo avevo detto decide di corrersi gli ultimi km da solo, giusto così.
Mancano 3 km, 2 km l’euforia arriva, inconsapevolmente accelero, ma il limitatore passa a 5’30’’ ogni passo un crampo sia a sinistra che a destra, che faccio, no ora no, non voglio finirla strisciando, vado a passo fino al cartello del 99, gli mando un bacio ed inizio a correre, è fatta, vado anche sotto i 5, ma i crampi mi fanno correre male, non mi frega ma devo correre, non posso arrivare camminando, eccola la luce là in fondo, la vedo è la luce dell’arrivo della Piazza, ci lasciamo a pochi metri dal traguardo con Vincenzo e Pietro e sento qualcosa alla gola di chi sta per iniziare a piangere.
Sono arrivato, siamo arrivati Fa, ci sei anche tu con me all’arrivo in quel telefono, grazie Fa, grazie a te, grazie a Vincenzo con la bici sempre al mio fianco, Pietro 25 km di piacevole compagnia, Michele le foto indispensabili e per l’auto di scorta, la mia famiglia, Chiara, Riccardo, mia moglie Laura per le continue telefonate e per essermi stati sempre vicini anche contro tutto e tutti in tutte le edizioni fatte finora, mia sorella Marialucia forse preoccupata insieme a mia madre, come al solito con la lacrima facile, Elisa conosciuta ultimamente e con cui condivido a pieno la mentalità dello sport e della corsa, Gianluca per la vicinanza telefonica e mentale fino all’ultimo km e con cui l’anno prossimo correremo sicuramente questa 100, Luca che mi ha caricato già da molto tempo prima, Vittorio che mi è stato vicino col cuore telefonando a me ed a Michele e grazie anche a tutti gli altri che mi hanno sostenuto e pensato.
Grazie anche a chi ha corso questa 100 e che ho conosciuto per queste strade per la prima volta.
Giuseppe Lauria 18.22.52
Andrea Galimberti 13.31.26
Luisa Zecchino 10.56.43
Antonio Di Manno 09.39.15

2 commenti:

  1. Che dire, complimenti per il coraggio. Io la 100 non la farei nemmeno da allenato! Bravo

    RispondiElimina
  2. Leggo solo ora, dopo quasi due anni da quella sera e l'emozione è sempre fortissima. Rivivendo i tuoi momenti è stato facile rivivere anche i miei, anche perché eri li quella sera su quelle stesse strade, per la stessa sfida e come te fra momenti duri e momenti di euforia arrivai in fondo.
    Credo che prima o poi si dovrà raccogliere un libro con tutte le storie del passatore, come questa.
    Grazie per averla condivisa!!!

    ps: Lauria è un ottimo amico, anche io l'ho conosciuto per il podismo e abbiamo condiviso corse e amicizia. Antonio non l'ho mai incontrato ma anche con lui ci siamo scambiati dubbi e pensieri mentre ci si avvicinava a quel passatore del 2010.

    RispondiElimina

Lettori fissi